sábado, 14 de abril de 2012

Mùsica: Emilio Antonucci...TRIBUTE TO J.S. BACH

I chitarristi, da più di un secolo a questa parte, hanno compiuto innumerevoli incursioni nell'oceano infinito della musica di Johann Sebastian Bach. Il più famoso pioniere fu in questo campo Francisco Tarrega, uno dei poeti della chitarra romantica che trascrisse la Fuga della Sonata I in Sol minore (BWV 1001). Fu Bach stesso il primo a trascrivere non poche delle sue opere - e molte musiche altrui - cambiando loro l’organico strumentale e a indicare permissivamente la via per l'impiego di alcuni suoi lavori in differenti vesti strumentali: la Suite BWV 10061 non è altro che una versione per Lauten-Werck (clavicembalo armato con corde di liuto che Bach si era fatto costruire da Zacharias Hildebrand) della Partita III BWV 1006 per violino solo. Nelle due versioni è possibile costatare come Bach modificava le sue composizioni nel trasferirle da uno strumento a un altro costituendo un buon modello per i chitarristi. Fermo restando il valore insostituibile dell'originale, la versione chitarristica rappresenta certamente una validissima alternativa.
 

 http://www.jamendo.com/en/album/108621?refuid=318069

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